Museo del Serio
The artwork has the shape of a building’s map, a museum space where I put some rectangles representing the horizontal transposition of the display surfaces of the space itself. The entire surfaces are filled by the waste I removed, in a recorded action, from the side of the river below the park during the artistic event.
My operation rises from the visual contrast among the cleanliness of the park on one side and the riverside’s polluted landscape on the other and from the consideration that pollution in based on the loss of the own environment membership feeling and of aesthetic sensibility towards the beauty of natural elements. Instead we prove sensibility towards our own private goods and this sensibility depends on how many times we see and live in certain places.
In the installation there is the aim of making visible this waste using the museum space as a place where to observe, admire, contemplate the product of our culture.
–
L’opera si presenta come la pianta di un edificio, una spazio museale in cui ho inserito dei rettangoli che rappresentano la trasposizione orizzontale delle superfici espositive dello spazio stesso. Le intere superfici sono riempite dai rifiuti che ho asportato, in un’azione documentata, dalla riva del fiume sottostante al parco durante la durata dell’evento artistico.
Il mio intervento nasce dal contrasto visivo tra la pulizia del parco da una parte e il paesaggio inquinato della riva dall’altra e sulla considerazione che alla base dell’inquinamento ci sia la perdita del sentimento di appartenenza al proprio habitat e della sensibilità estetica di fronte alla bellezza degli elementi naturali. Sensibilità che dimostriamo invece nei confronti dei nostri beni privati e che è legata alla frequenza con cui vediamo e viviamo determinati luoghi.
Nell’installazione c’è l’intenzione di rendere visibili questi scarti utilizzando lo spazio museale in quanto luogo in cui osservare, ammirare, contemplare i prodotti della nostra cultura.