Contexto Edolo
Contexto è innanzitutto un’idea “un modo di pensare e agire il mondo in cui viviamo in quanto occasione di incontro, relazione e condivisione” – spiega Domenico Franchi, direttore artistico dell’evento – “un grande contenitore in cui si incontrano e si confrontano diversi linguaggi: artistico, musicale, visivo, teatrale. L’intento degli organizzatori è infatti proprio quello di costruire una manifestazione che abbia numerose vie d’approdo e che riesca a catalizzare in primo luogo l’attenzione degli edolesi e poi di tutte le persone di passaggio a Edolo scoprendo in questo contenitore l’opportunità di trovarsi al centro di un accadimento culturale e di interagire con esso. Gemma dell’iniziativa CONTEXTO AREA CONTEMPORANEA, una mostra diffusa che invaderà letteralmente la cittadina camuna snodandosi per le vie e le piazze del centro storico in spazi aperti e chiusi, pubblici e privati e coinvolgerà 30 artisti, tra cui molti già noti al pubblico nazionale e internazionale, con una significativa presenza di bresciani e lombardi.
“È davvero con grande piacere che il Comune di Edolo presenta la prima edizione di “Contexto”, un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e che siamo certi possa contribuire a perfezionare la proposta culturale e turistica edolese” – Sindaco di Edolo Luca Masneri.
Sculture, installazioni, video, fotografie che si ispirano al contesto in cui è collocata l’esposizione: Edolo e il suo territorio. Elementi che assumono una forte valenza ispiratrice, che si traduce in vari modi: direttamente, con opere che hanno come soggetto la natura o la storia dei luoghi come fa Erminando Aliaj fotografo di origini albanesi, che cattura sguardi ed espressioni degli edolesi nella loro quotidianità; in maniera apparentemente indiretta come accade con l’opera di Stefano Bombardieri, che a Edolo porta uno dei suoi famosissimi rinoceronti, segno del tempo che scorre e della minaccia che incombe sulle specie animali; o, addirittura, per contrasto, con risultati spiazzanti come nel caso di Antonella Salvadore che mette in relazione le montagne della Vallecamonica e il mare di Lampedusa.
Il territorio di Edolo visto anche attraverso l’occhio di Google Earth e catturato in Polaroid dal net artist Marco Cadioli. Una coda di balena alta quattro metri, ad opera di Mattia Trotta, emerge dal tessuto urbano mentre sui muri resta il segno del noto street artist milanese Pao e la cronaca della vita edolese viene raccontata dall’artista bergamasco Dario Tironi che per la realizzazione dell’opera si è servito del materiale di recupero prelevato direttamente nella discarica di Edolo. E ancora il grande grillo di cartapesta della scultrice bergamasca Patrizia Fratus o il falconiere con gufo realizzato con 20 mila graffette dal siciliano Pietro D’Angelo.