Variazioni estetiche

Oggi il Museo di Casole d’Elsa può riaprire le proprie sale con un rinnovato allestimento, ampliato dalle nuove acquisizioni. Nell’occasione abbiamo il piacere di ospitare le innovative sculture di due giovani artisti di sicuro avvenire, Dario Tironi e Koji Yoshida.
La coesistenza della dotazione museale con opere contemporanee è resa possibile dalla loro estrema attualità e dal messaggio che esse trasmettono.
La proposta del Museo Civico, Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa è quella di inserire nelle proprie stanze, dove sono ospitate straordinarie opere d’arte antica, sculture contemporanee.
Un’operazione coraggiosa e affascinante, di forte impatto visivo/concettuale, che mette in stretta relazione e a confronto due epoche così lontane tra di loro.
Ciò che era meraviglia, eleganza e bellezza un tempo, si confronta oggi con valori estetici completamente diversi ma non per questo meno armonici e seducenti.
Una iniziativa in collaborazione con SienAmbientes.p.a., un’ Azienda costantemente impegnata per la salvaguardia dell’ambiente: un messaggio importante su come il riciclo può essere sfruttato anche come il riutilizzo di scarti e come questi possono trasformarsi in ARTE.

Le sculture presentate dal Museo di Casole d’Elsa in collaborazione con Galleria Gagliardi Arte Contemporanea di San Gimignano, costituiscono un seducente incontro e commistione dell’Arte tutta, dove passato e presente si annullano, lasciando emergere solo le costanti del genio creativo.
Peculiarità di queste opere sono la loro grazia e armonia, la perfetta definizione dei corpi che anziché essere realizzati in bronzo, marmo o legno policromo, sono composte di materiale di scarto. Con questa serie di opere i due giovani artisti lavorano sul concetto di abbandono e fanno rivivere in queste sculture oggetti e materiali riciclati attraverso un lavoro certosino di recupero e catalogazione per oggetti, funzioni, forma, colori, materiali. Così nascono queste opere che, ad un primo sguardo, possono sembrare geniali e fantasiose sculture dai colori accesi, ingegnosi e gioiosi giocattoli per adulti. Realizzate con i codici espressivi della nostra epoca, sono esse stesse testimonianza e denuncia, nella quale si rispecchia la nostra civiltà consumistica.
Un’ulteriore riflessione suggerita dagli artisti riguarda la contaminazione della nostra società da parte della tecnologia: i video giochi, i computer, i telefonini ci appartengo e il progresso della bio-ingegneria ha prodotto scoperte che correggono il funzionamento di organi o sostituiscono parti del corpo umano con trapianti ed innesti di chip, pace-maker, valvole e arti artificiali. L’essere umano si appropria degli oggetti che egli stesso crea, se ne alimenta e si auto-sostituisce; nell’immaginario suggerito dalle opere di Tironi e Yoshida l’uomo bionico non è fantascienza, fa già parte del nostro futuro molto prossimo e, tutto questo, modificherà tanto la percezione dell’uomo, quanto la sua natura ed i suoi sentimenti.

Solo exhibition,  2010,  Museo Civico Archeologico e della Collegiata, Casole d’Elsa, Siena